Anna Castiglia: il dietro le quinte di “Tutto più rosso” unplugged.

Alcuni mesi fa, assieme all’amico Vike, abbiamo realizzato un video con Anna Castiglia, oggi tra i partecipanti a X-Factor 2023. L’idea era prendere un brano di Anna, “Tutto più rosso”, e registrarne una performance live, voce e chitarra, che restituisse il brano nella sua forma più pura.

Oggi vi racconto il dietro le quinte di quella sessione – dalla scelta degli strumenti, al delicato equilibrio tra tecnica e emozione che si riflette in ogni aspetto del mix e del mastering.

Il setup in sala ripresa

È una versione unplugged, quindi i puristi direbbero che “ci vuole una chitarra acustica”, ma decidiamo di usare la Stratocaster del 1978 presente in studio per due motivi: ha un manico decisamente più morbido e suonabile di un’acustica, ad Anna piace moltissimo, e soprattutto mi permette di ottenere una maggiore separazione tra voce e chitarra grazie alla tecnica del reamp.

La chitarra è collegata a un Marshall Class 5, piccolo amplificatore valvolare da 5 watt, davanti al quale decido di piazzare uno Shure SM-7B. Questo setup però è puramente scenografico e serve solo per il video – in realtà la chitarra sta entrando in diretta dentro un pre API 512-c, mentre Anna Castiglia in cuffia sente il suono processato da un plug-in (Line 6 Pod Farm).

La chitarra verrà poi fatta ripassare dall’amplificatore in fase di mix.

Outboard in studio
Parte dell’outboard usato in studio: la coppia di Neve 542 e i pre API 512c

Voce: microfoni e separazione dalla chitarra

Sulla voce proviamo un Lauten LT 381 valvolare. Suona benissimo ma è talmente grande che copre completamente il volto di Anna, per cui scelgo di piazzare un Neumann U-89.

Il preamp è un Neve 5042, collegato a un Neve 542 per dare un po’ di colore. Il Neve 542 è un tape emulator: restituisce qualcosa di molto simile alla risposta in frequenza del nastro magnetico (al suo interno ci sono due circuiti che emulano le testine del nastro), e ha uno stage di saturazione estremamente versatile. Suona da paura, insomma. 

La chitarra elettrica è scollegata dall’amplificatore (o meglio, suona solo in cuffia), per cui il rientro nel microfono è minimo. Imposto comunque il pattern di ripresa a figura-8, che rende il microfono praticamente “sordo” sui segnali fuori asse. In questo modo ottengo una ripresa di voce molto pulita.

Dopo alcune prove per le riprese video, facciamo tre take. Quella che senti nel brano finito è la take 2. Non correggiamo nulla, non facciamo editing. La voce di Anna Castiglia è molto interessante e ricca di personalità, e la sua interpretazione del brano è ottima già dalla prima take. 

Chitarra: il reamp

Il suono che ascolti sul brano finito non è un plug-in, ma il Marshall Class-5 microfonato tramite una tecnica di reamp: in pratica, ho ripassato il suono diretto dalla scheda audio all’amplificatore tramite un reamp-box (ma puoi farlo anche senza questo scatolotto, facendo attenzione ai livelli di uscita). L’amplificatore a questo punto è da solo, in sala ripresa, senza nessun altra fonte sonora, e può essere microfonato al meglio. 

Opto per una ripresa tipo Mid-Side: una soluzione che uso spesso sulle chitarre clean, specie su brani di questo tipo, perché mi permette di aggiungere il riverbero naturale della stanza e di dosare l’ampiezza stereo della traccia. 

Il segnale dei microfoni entra in un API 512-c e successivamente nella coppia di Neve 542 (sempre loro, l’ho già detto che suonano da paura?).

La tecnica mid-side si fa con una coppia di microfoni identici, e in questo caso ho utilizzato i Lewitt LCT-640: il primo con pattern cardioide, il secondo impostato a figura-8. Se vuoi approfondire l’uso del mid-side, puoi leggere questo articolo.

Il mix di “Tutto più rosso” di Anna Castiglia

Una volta acquisite tutte le tracce, siamo pronti per il mix. Cerco di intervenire il meno possibile, per restituire un risultato che suoni piuttosto naturale. 

Sulla voce intervengo con una coppia di deesser (Sibilance di Waves, e il classico Deesser Waves). Ne uso un paio per rendere meno ovvio il loro intervento. 

Segue una coppia di compressori – RComp di Waves e il VC-2A di Waves. Lavorano in modo molto molto leggero, diciamo non più di 2-3 db di compressione. 

I plug-in usati sulla voce di Anna Castiglia per "tutto più rosso" unplugged.

Per dare corpo alla voce e “fermarla” il più possibile nel mix, opto per una tecnica di compressione parallela: duplico la traccia di voce, e questa volta la tratto in modo molto più pesante con compressori decisamente più colorati. Dopo di che invio le due tracce di voce a un bus mono, e regolo i fader in modo che l’effetto di compressione parallela non vada a snaturare la voce, ma dia semplicemente presenza e “fermezza” alla voce. 

I riverberi usati sulle tracce di compressione parallela di "Tutto più rosso" unplugged di Anna Castiglia

Sulle tracce ci sono tre riverberi: uno breve, uno più lungo e uno con la coda lunghissima (oltre 3 secondi) che uso qua e là per enfatizzare alcune parti tramite automazioni.

Tra i tre, sulla voce lavora di più il SSL FlexVerb: poco diffuso (anche perché non costa poco – io l’avevo trovato scontatissimo in un bundle tempo fa) ma molto performante, flessibile, e con un compressore integrato che permette di dare più presenza alle code dove necessario.

I riverberi usati sulle tracce voce di "Tutto più rosso" unplugged di Anna Castiglia

Gli altri due sono affidati al Valhalla Vintage Verb: uno dei miei preferiti sulle code “lunghe”, perché ha un effetto di modulazione che suona in modo incredibile. 

Sulla chitarra c’è giusto un piccolo EQ correttivo per smorzare alcune frequenze fastidiose, e poco più. 

Il mastering finale

Scelgo di fare il mix “in the box” anziché sol solito sommatore analogico: trattandosi di poche tracce, la differenza sarebbe trascurabile.

Sul mixbus la catena è piuttosto semplice: il SSL Bus Compressor (quello di SSL, non il più famoso Waves), e a seguire MixCentric di Waves. Quest’ultimo è una specie di “scatola nera” che lavora sul mix aggiungendo un po’ di grinta e saturazione sulle medio-alte. Lavora in modo leggero, così come il multibanda S73 di Softube che lo segue. 

Il brano finirà sul canale YouTube di Anna Castiglia su e Spotify, quindi dobbiamo aggiungere un po’ di loudness al mix. Certo, non stiamo parlando di un brano pop con bassi e drum machine, qua la spinta è poca, ed è giusto così. Scelgo di affidarmi allo Slate FG-X: è uno dei miei limiter preferiti, può lavorare in modo molto aggressivo, ma se dosato in modo corretto riesce a spingere il volume percepito senza distruggere le dinamiche.

E questo è tutto: puoi ascoltare il brano completo sul canale YouTube di Anna Castiglia, o su Spotify.